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Coeslazio
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Un infermiere può prendere a calci un paziente senza che ciò costituisca giusta causa di licenziamento? (Nota a Trib. Roma sez. lav. 19 ottobre 2000. )in Rivista italiana di medicina legale, 2002, fasc. 2, pagg. 610-612, pt. 1
Con la sentenza in commento il Tribunale di Roma ha dichiarato l'illegittimità del licenziamento per giusta causa intimato a un infermiere professionale addetto a un reparto psichiatrico, che aveva preso a calci un paziente, insistendo a colpirlo anche dopo che era caduto a terra, ritenendosi, da un lato, che l'uso della forza per contenere le esuberanze del paziente aggressivo potesse essere necessario e, dall'altro, che l'infermiere, nei cui confronti non sussistevano precedenti specifici, avesse perso il lume della ragione, con ciò presumendosi l'eccezionalità dell'episodio. L'A. richiama il caso di specie e commenta criticamente la pronuncia per il suo contenuto e per la sua attitudine a costituire un pericoloso precedente.
Trib. Roma sez. lav. 19 ottobre 2000 art. 18 l. 20 maggio 1970, n. 300
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