Soccorso delle persone bloccate negli ascensori...

formazione e i compiti degli addetti all'emergenza

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    La formazione e i compiti degli addetti all'emergenza per il soccorso delle persone bloccate negli ascensori

    in Ambiente energia lavoro, 2001, fasc. 3, pagg. 201-204

    Gli addetti all'emergenza devono essere in grado di intervenire consapevolmente quando, per una qualsiasi circostanza, una o più persone rimangono "intrappolate" all'interno della cabina di un ascensore. Si tratta di un "contrattempo" che, se mal gestito può provocare anche incidenti di una certa rilevanza. L' A. affronta questo particolare aspetto trattando i seguenti punti: i dispositivi di sicurezza delle cabine degli ascensori; i compiti degli addetti all'emergenza; la manovra a mano in caso d'emergenza; il manuale di istruzioni.

    d.p.r. 24 luglio 1996, n. 459
    d.p.r. 19 ottobre 2000, n. 369



    DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 19 ottobre 2000, n.369
    Regolamento recante modifica al decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, in materia di collaudo degli ascensori.

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Visto l'articolo 87, comma quinto, della Costituzione;

    Visto l'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400;

    Vista la legge 24 ottobre 1942, n. 1415;

    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1951, n. 1767;

    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1963, n. 1497;

    Visto l'articolo 2 del decreto-legge 30 giugno 1982, n. 390, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 597;

    Visto il decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 268;

    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 441;

    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459;

    Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, ed in particolare l'articolo 19 che ha previsto che le operazioni di collaudo degli impianti installati fino alla data del 30 giugno 1999 avrebbero dovuto concludersi entro il 25 giugno 2000;

    Considerato che gli impianti da collaudare risultano essere ancora diverse migliaia, e che pertanto e' necessario procedere alla modifica del suddetto articolo 19 provvedendo alla proroga del suddetto termine, in quanto non e' stato possibile completare le suddette operazioni entro il termine previsto;

    Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 29 giugno 2000;

    Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;

    Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 28 agosto 2000;

    Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 ottobre 2000;

    Sulla proposta del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del commercio con l'estero, di concerto con i Ministri per il coordinamento delle politiche comunitarie, per la funzione pubblica, per gli affari regionali, della sanita' e del lavoro e della previdenza sociale;

    E m a n a
    il seguente regolamento:

    Art. 1.
    Modifiche all'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162
    1. Il comma 3 dell'articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, e' sostituito dal seguente:
    "3. Gli impianti che, alla data di entrata in vigore del presente regolamento sono sprovvisti della certificazione CE di conformita' ovvero della licenza di esercizio, di cui all'articolo 6 della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, nonche' gli impianti di cui al comma 1, sono legittimamente messi in servizio se, entro il 30 giugno 2001, il proprietario o il suo legale rappresentante trasmettono al competente ufficio comunale l'esito positivo del collaudo effettuato, ai sensi delle norme vigenti fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento:
    a) dagli organismi competenti ai sensi della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, e dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL);
    b) da un organismo di certificazione di cui all'articolo 9;
    c) dall'installatore avente il proprio sistema di qualita' certificato, ai sensi del presente regolamento;
    d) con autocertificazione dell'installatore corredata da perizia giurata di un ingegnere iscritto all'albo.".

    Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

    Dato a Roma, addi' 19 ottobre 2000

    CIAMPI
    Amato, Presidente del Consiglio dei Ministri
    Letta, Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del commercio con l'estero
    Mattioli, Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie
    Bassanini, Ministro per la funzione pubblica
    Loiero, Ministro per gli affari regionali
    Veronesi, Ministro della sanita'
    Salvi, Ministro del lavoro e della previdenza sociale
    Visto, il Guardasigilli: Fassino

    Registrato alla Corte dei conti il 5 dicembre 2000

    Atti di Governo, registro n. 123, foglio n. 9

    Avvertenza:
    Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto dell'amministrazione competente per materia, ai sensi dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.

    Note alle premesse:
    - L'art. 87, comma quinto, della Costituzione conferisce al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti.
    - L'art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, reca norme per l'emanazione di regolamenti con decreto del Presidente della Repubblica.
    - La legge 24 ottobre 1942, n. 1415, reca: "Impianto ed esercizio di ascensori e di montacarichi in servizio privato".
    - Il decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1951, n. 1767, reca: "Approvazione del regolamento per l'esecuzione della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, concernente l'impianto e l'esercizio di ascensori e di montacarichi in servizio privato".
    - Il decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1963, n. 1497, reca: "Approvazione del regolamento per gli ascensori ed i montacarichi in servizio privato".
    - Si riporta l'art. 2 del decreto-legge 30 giugno 1982, n. 390, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 1982, n. 597 (Disciplina delle funzioni prevenzionali e omologative delle unita' sanitarie locali e dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro):
    "Art. 2. Ferme le competenze attribuite o trasferite alle unita' sanitarie locali dagli articoli 19, 20 e 21 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e' attribuita, a decorrere dal 1o luglio 1982, all'ISPESL, la funzione statale di omologazione dei prodotti industriali ai sensi dell'art. 6, lettera n), n. 18, e dell'art. 24 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, nonche' il controllo di conformita' dei prodotti industriali di serie al tipo omologato.
    Per omologazione di un prodotto industriale si intende la procedura tecnico-amministrativa con la quale viene provata e certificata la rispondenza del tipo o del prototipo di prodotto prima della riproduzione e immissione sul mercato, ovvero del primo o nuovo impianto, a specifici requisiti tecnici prefissati ai sensi e per i fini prevenzionali della legge 23 dicembre 1978, n. 833, nonche' anche ai fini della qualita' dei prodotti.
    Le procedure e le modalita' amministrative e tecniche, le specifiche tecniche, le forme di attestazione e le tariffe dell'omologazione sono determinate con decreti interministeriali dei Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato, della sanita' e del lavoro e della previdenza sociale, previo parere dell'ISPESL".
    - Il decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 268, reca:
    "Riordinamento dell'Istituto superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera h), della legge 23 ottobre 1992, n. 421".
    - Il decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 441, reca: "Regolamento concernente l'organizzazione, il funzionamento e la disciplina delle attivita' relative ai compiti dell'ISPESL, in attuazione dell'art. 2, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 268".
    - Il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 459, reca: "Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine".
    - Il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, reca: "Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonche' della relativa licenza di esercizio".
    - Si riporta il testo dell'art. 6 della citata legge 24 ottobre 1942, n. 1415:
    "Art. 6. - Il collaudo di primo impianto degli ascensori e dei montacarichi e le ispezioni periodiche, debbono di regola essere eseguite da funzionari del Corpo del genio civile, forniti di laurea in ingegneria, designati di volta in volta dall'ispettore generale compartimentale del genio civile.
    Tuttavia il Ministero dei lavori pubblici puo' autorizzare l'Ente nazionale di propaganda per la prevenzione degli infortuni ad eseguire, per tutto il territorio dello Stato o per una parte di tale territorio, a mezzo di ingegneri forniti di laurea dipendenti dall'Ente medesimo e scelti da apposito elenco annualmente approvato dal detto Ministero, le prove di collaudo e le ispezioni degli ascensori e dei montacarichi, esclusi quelli delle amministrazioni statali, e degli stabilimenti industriali e delle aziende agricole.
    La vigilanza sul servizio di cui al precedente comma e' esercitato dal Ministero dei lavori pubblici.
    Spetta esclusivamente all'Ispettorato del lavoro di eseguire, a mezzo degli ispettori dipendenti, forniti di laurea in ingegneria, visite ed ispezioni agli ascensori ed ai montacarichi degli stabilimenti industriali ed a quelli delle aziende agricole.
    Per gli ascensori ed i montacarichi delle amministrazioni statali provvedono, di regola, al collaudo ed alle ispezioni, gli ingegneri del Corpo del genio civile.
    Le amministrazioni statali che hanno propri ruoli di ingegneri provvedono direttamente per mezzo degli ingegneri dei rispettivi ruoli".

    Nota all'art. 1:
    - Si riporta l'art. 19 del citato decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162, come modificato dal presente regolamento:
    "Art. 19 (Norme finali e transitorie). - 1. Salvo quanto previsto al comma 3, fino alla data del 30 giugno 1999, e' consentito commercializzare e mettere in servizio gli ascensori conformi alle norme vigenti fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento.
    2. Fino alla data del 30 giugno 1999 si intendono legittimamente commercializzati e messi in servizio i componenti di sicurezza conformi alle normative vigenti fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento.
    3. Gli impianti che, alla data di entrata in vigore del presente regolamento sono sprovvisti della certificazione CE di conformita' ovvero della licenza di esercizio, di cui all'art. 6 della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, nonche' gli impianti di cui al comma 1, sono legittimamente messi in servizio se, entro il 30 giugno 2001, il proprietario o il suo legale rappresentante trasmettono al competente ufficio comunale l'esito positivo del collaudo effettuato, ai sensi delle norme vigenti fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento:
    a) dagli organismi competenti ai sensi della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, e dall'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL);
    b) da un organismo di certificazione di cui all'art. 9;
    c) dall'installatore avente il proprio sistema di qualita' certificato, ai sensi del presente regolamento;
    d) con autocertificazione dell'installatore corredata da perizia giurata di un ingegnere iscritto all'albo.
    4. Copia della documentazione di collaudo, ove effettuato dagli organismi di cui al comma 3, lettere b), c) e d), e' trasmessa, a cura del proprietario o del suo legale rappresentante all'organismo gia' competente per il collaudo di primo impianto ai sensi della legge 24 ottobre 1942, n. 1415, e successive modificazioni e integrazioni.".

     
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