Alcol, dietrofront sul divieto notturno

"E' assurdo, si sono mosse le solite lobby"

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    Alcol, dietrofront sul divieto notturno

    Dure reazioni dopo il via libera allo stralcio della norma. La rabbia di Giovanardi: "E' assurdo, si sono mosse le solite lobby"


    ROMA, 21 gennaio 2008 - DUE NUMERI: 113 e 53. Il primo: 113. Sono i morti in meno sulle strade italiane nei fine settimana dell’ultimo trimestre del 2007 confrontati a quelli del 2006.
    Il secondo: 53. Sono gli under 30 anni, cioè i ragazzi, che si sono salvati, sempre rispetto all’anno precedente.
    Parliamo dell’ultimo trimestre e c’è un motivo ben preciso: il 4 ottobre scorso è infatti entrata in vigore la legge che vieta la vendita di bevande alcoliche nei locali pubblici di intattenimento. Magari sarà solo un caso, ma dai dati riuniti con precisione dall’Asaps e confrontati con polizia e carabinieri, il risultato è comunque sbalorditivo: in 12 week end — magari con un po’ più di ballo e un po’ meno sballo — sono state salvate tre persone al giorno.

    VORREMMO che questi numeri fossero studiati con grande attenzione anche dai nostri politici, che invece stanno preparando un clamoroso controblitz. Giovedì scorso — senza enfasi e senza grandi comunicazioni — la commissione Trasporti della Camera ha infatti approvato un emendamento che elimina il no-alcol.

    ORA IL TESTO dovrà andare all’esame di Camera e Senato, ma la svolta è dietro l’angolo tanto che i gestori delle discoteche cominciano a cantare vittoria. «Non è mettendo lo stop all’alcol che si risolve il problema della sicurezza stradale» ripete da una vita Antonio Flamini, vicepresidente del Silb, sindacato locali da ballo. I dati che vi proponiamo lo smentiscono però clamorosamente.
    Carlo Giovanardi, ex ministro e parlamentare dell’Udc, è sul piede di guerra. «Io quella legge la voglio cambiare — dice — ma per vietare a qualunque locale, anche ai circoli privati, di dare da bere dopo le due di notte. Se uno vuole ubriacarsi alle 4 del mattino, lo faccia a casa sua».

    GIOVANARDI È infuriato. Per oggi, in fretta e furia, ha organizzato una conferenza stampa a Bologna, insieme a Giordano Biserni, presidente Asaps. «Si sono mosse le solite lobby — aggiunge — ma mi meraviglio che i miei colleghi di fronte a tante vite salvate da quella norma, si inchinino a certe assurde pressioni».

    di Massimo Pandolfi e Manuel Spadazzi

    http://qn.quotidiano.net/2008/01/21/60407-..._notturno.shtml
     
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