Sicurezza stradale e udito

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    Un esame dell'udito più approfondito per il rilascio e il rinnovo della patente


    Si è svolta a Roma la tavola rotonda "Sicurezza stradale e udito. Il test audiometrico strumentale a sostegno della sicurezza dei cittadini"

    Un esame dell'udito più approfondito per il rilascio e il rinnovo della patente
    La patente come il porto d'armi, ovvero controlli scrupolosi per il rilascio o il rinnovo del titolo di guida come quelli che avvengono per la licenza di girare armati.

    La "provocazione" arriva dal presidente della Fondazione Ania, Sandro Salvati nel corso della tavola rotonda "Sicurezza stradale e udito. Il test audiometrico strumentale a sostegno della sicurezza dei cittadini", organizzata in collaborazione con l'Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali e ACI.

    Al di là della "battuta" di Salvati il Governo italiano si uniformando alla direttiva europea che richiede maggiore controllo in materia di patenti di guida al fine di aumentare la sicurezza stradale. Sempre in tal senso lo scorso gennaio furono sollevate polemiche da parte delle associazioni dei diabetici riguardo all'introduzione di un decreto che obbliga il medico diabetologo curante a comunicare alla Motorizzazione Civile eventuali crisi di ipoglicemia dei suoi pazienti per l'adozione dei relativi provvedimenti.

    Tornando al convegno, il presidente della Commissione trasporti della Camera, Mario Valducci, ha sottolineato: "Il codice della strada è un cantiere costantemente aperto. Sul tema dell'udito, oggi la tecnologia ci permette di misurare accuratamente il deficit uditivo, fattore molto importante per la sicurezza di tutti noi. Stiamo lavorando concretamente all'ipotesi di una legge delega per 'spacchettarè il codice in due grandi parti: la prima parte raccoglierà le norme che riguardano tutti gli automobilisti,
    la seconda sarà dedicata agli operatori e ai professionisti della guida. Tutto ciò contribuirà significativamente all'effettività delle norma".

    All'incontro, moderato da Carlo Gargiulo, hanno partecipato istituzioni e professionisti del settore: Michele Meta, Capogruppo del Partito Democratico in Commissione trasporti della Camera, Mario Valducci, promotore dell'iniziativa con ANA-ANAP e ACI; Carlo Giordano - direttore della I Clinica di Otorinolaringoiatria dell'Università di Torino nonché partner scientifico del progetto e coordinatore della ricerca che ha per la prima volta quantificato il fenomeno della diffusione della sordità nei soggetti over 50 anni; Corrado Canovi, segretario nazionale ANA-ANAP, Enrico Gelpi, presidente ACI, e Sandro Salvati, presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale.

    Significativo anche l'intervento di Alessandro Gilardi, padre della ragazza diciassettenne che a Torino è morta a causa di un incidente stradale causato da un automobilista ottantaduenne sordo, che ha ribadito l'importanza dell'introduzione obbligatoria del test audiometrico strumentale: "Si tratta di un test importantissimo e molto semplice, attraverso il quale si arriverebbe a salvare vite umane. Sarebbe bello se quanto oggi si sta discutendo qui arrivasse a concretizzarsi in una implementazione della normativa vigente per introdurre l'obbligo di test strumentale che accerti l'acuità uditiva durante l'esame di rinnovo patente. Il dato è agghiacciante: l'anno scorso, solo a Torino, sono state 2.500 le patenti rinnovate senza alcuna visita medica".
    Il panorama della nostra sicurezza stradale d'altronde è sconfortante poiché secondo le ultime rilevazioni Istat, ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 849.

    Dall'analisi delle circostanze accertate o presunte emerge come i principali comportamenti errati di guida, tra cui la guida distratta, rappresentino da soli il 44% dei casi.
    Nel corso della tavola rotonda sono stati presi in considerazione gli studi che rivelano come l'udito (insieme alla vista), sia uno dei sensi più influenti sui livelli di attenzione alla guida. Il suo deficit ha forti ripercussioni sulla sicurezza degli utenti della strada, tanto più oggi che è strettamente legato a diversi fattori (allungamento dell'attesa di vita e aumento della popolazione anziana alla guida, progresso tecnologico e multimediale, insonorizzazione dell'abitacolo delle auto, incremento dell'inquinamento acustico).

    Purtroppo emerge anche che una significativa quota di automobilisti ha problemi uditivi e l''assenza di consapevolezza di queste patologie spesso associate ad altri deficit (visivi, di vigilanza/attenzione) forma un micidiale "cocktail" responsabile ogni anno del 30% degli incidenti stradali registrati in Italia.
    I problemi dell'udito colpiscono circa il 12% dei cittadini italiani con una crescita rilevante per gli over 60 dove si riscontra una percentuale di soggetti colpiti pari al 30%. In Italia, nel 2008, 6.840.059 patenti attive erano a favore di cittadini con più di 60 anni e 5.933.077 nella fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Dall'analisi delle cifre il sospetto è che 2.052.018 conducenti over 60 siano affetti da ipoacusia di diverso grado e anche restringendo il campo agli over 65, i patentati con problemi di ipoacusia potrebbero essere circa 1,4 milioni (rispetto a 4,6 milioni di patentati over 65).

    I dati raccolti e le relative ipotesi sono rafforzate dalla ricerca nazionale condotta dalla Clinica Otorinolaringoiatra diretta da Carlo Giordano sul tema "Sicurezza e Udito" che ha dimostrato come le maggiori problematiche in fatto di acuità uditiva si verificano dopo i 60 anni.
    "Lo studio - ha dichiarato Giordano - ha documentato che se il 66,79% degli intervistati presentava disturbi di varia entità, il 50% di essi era convinto di non aver alcun deficit uditivo. Nell'analisi dei soggetti ipoacusici rilevati è emerso che tra il 15% e il 16% hanno problemi di sonnolenza, tra il 6,9% e il 24,7% presentano alterazioni dello stato di vigilanza e tra il 5,5% e il 8,8% presentano un'alterazione della soglia di attenzione".
    Ecco quindi che l'esame di idoneità fisica per la patente di guida è un requisito essenziale e necessario per il conseguimento della patente e i dei dati emersi dalla ricerca rafforzano l'importanza della la valutazione sanitaria dei conducenti anche in considerazione dell'invecchiamento della popolazione che prosegue ugualmente a guidare.

    Infine, la normativa vigente richiede che per il rilascio/rinnovo delle patenti A e B "occorre percepire da ciascun orecchio la voce di conversazione con fonemi combinati a non meno di due metri di distanza" per cui, secondo Corrado Canovi: "Attualmente l'esame dell'udito, così come pensato oltre 50 anni fa, presenta un elevato grado di soggettività e purtroppo di inattendibilità superabile grazie a semplici migliorie tecniche dell'esame stesso. Risulta necessario aggiornare la normativa attuale identificando gli strumenti legislativi utili per modificare la disciplina. Un aggiornamento della normativa in tal senso favorirebbe un maggior controllo dei requisiti fisici dei soggetti dotati di patente, garantendo una maggior sicurezza alla guida soprattutto nei soggetti over 60. Questo aggiornamento della disciplina porterebbe un aumento della sicurezza stradale senza intaccare il livello di spesa sociale nazionale". (m. r.)

    (16 marzo 2011)

    http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/...udito-13675528/
     
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